La storia della Germania, intesa come stato nazionale, inizia nel 1871. Nei secoli precedenti, la Germania era intesa come una vasta regione geografica-culturale, costituita da molti territori separati e indipendenti, con ognuno la sua storia.
In origine la Germania è abitata da popolazioni indoeuropee che dopo il crollo dell’Impero Romano vengono uniti dai Franchi nel Sacro Romano Impero di Carlo Magno. Con la sua scomparsa l’impero si divide e si forma il Sacro Romano Impero della Nazione Tedesca. Nel XIII secolo gli Asburgo di Vienna controllano l’intera regione, che però è frantumata in una serie di piccoli stati autonomi. La famiglia degli Asburgo mantiene il potere fino al 1806, quando Napoleone obbliga l’ultimo imperatore tedesco ad abdicare. Il vero stato nazionale della Germania sorge nel 1871 ed è uno fra i più giovani d’Europa.
Intanto, nella seconda metà del XVIII secolo, la Prussia si forma sulle rovine dell’impero germanico e resiste contro la Francia rivoluzionaria guidata da Napoleone. Con il Congresso di Vienna del 1815 e le conquiste del cancelleriere Bismarck, la Prussia conquista gran parte della Germania.
L’inizio del XX secolo non è dei migliori per la Prussia. Il nuovo imperatore Gulglielmo II, sostiene l’impero austro-ungarico e nel 1914 è compromessa nella prima guerra mondiale. La durissima sconfitta sancita dal trattato di Versailles, i gravi disordini civili, la difficile situazione economica del paese e l’effimera democrazia della Repubblica di Weimar, segnano l’ascesa del nazismo e l’avvento della seconda guerra mondiale. La sconfitta tedesca vede la divisione del paese tra Alleati occidentali e l’Unione Sovietica e l’inizio della Guerra Fredda.
Dal 1949 fino al 1990 la Germania è divisa in due stati: la Repubblica Democratica Tedesca, con Bonn capitale, e la Repubblica Federale di Germania, con Berlino capitale ma divisa anch’essa in due. È nel 1961, con la costruzione del muro, che la Guerra Fredda raggiunge il culmine della tensione. L’inizio di una terza guerra mondiale è scongiurato: negli anni successivi la Germania Ovest diviene uno degli stati più ricchi al mondo mentre la Germania dell’Est rimane legata all’economia sovietica. Nel 1989 il crollo del muro di Berlino segna la fine della Guerra Fredda e l’attesa riunificazione della Germania.
Nell’alto Medioevo, in alcune città della Germania, come Spira, Magonza e Bamberga, si costruiscono maestose cattedrali romaniche e solo in un secondo periodo si afferma lo stile gotico. Durante il Rinascimento gli artisti tedeschi sono oscurati da quelli italiani, ma pittori come Dürer e Grünewald sono conosciuti e apprezzati in tutta l’Europa.
Durante il XVIII secolo la Germania si impreziosisce di bei palazzi principeschi ispirati al barocco italiano e al rococò, soprattuto in Baviera. I giardini e i parchi riprendono lo stile italiano, francese o inglese. Come reazione al barocco Berlino si riempie di palazzi neoclassici.
Dal secolo XVIII la Germania torna un importante centro culturale dove nascono diverse correnti aristiche. Emerge il romanticismo di Otto Runge e Caspar David Friedrich, la modernità di Emil Nolde e l’espressionismo dei Die Brucke di Dresda. Dopo la prima guerra mondiale la scena è per Otto Dix, Georg Grosz, e per il dadaista Max Ernst, ma soprattutto per l’architettura di Walter Gropius, fondatore del Bauhaus a Weimar e a Dessau. Da ricordare anche il tedesco Mies van der Rohe, ideatore dei buildings di Chicago.
La prime vere opere in lingua tedesca sono l’Abrogans, un glossario bilingue latino-tedesco, e le traduzioni della Bibbia.
Durante il periodo carolingio si cantano i primi poemi cavallereschi, come l’Hildebrandslied che narra le gesta degli eroi Germani, Tristan di Gottfried von Strasbourg e il Parsifal di Wolfram von Eschenbach.
Nel XIV secolo la letteratura tedesca è in pieno sviluppo e nascono anche nuove università.
Nel XVIII secolo si diffonde nelle principali città tedesche l’Aufklarung, le idee illuministe, e intorno al 1760 appare lo Sturm und Drang, tempesta e passione.
Schiller e Goethe sono i più grandi esponenti del movimento e I dolori del giovane Werther ne è il manifesto.
Nel 1800 la letteratura di Novalis incarna la magia e il meraviglioso del romanticismo tedesco. Dopo la prima guerra mondiale Berlino è il centro della cultura tedesca e Alfred Doblin la descrive in Berlin Alexanderplatz nel 1929.
Durante il nazismo arriva l’esilio, il suicidio o l’esilio interiore di molti scrittori, e Ernst Junger ne è il simbolo. Nel dopoguerra arriva la Trümmerliteratur, cioè la letteratura delle macerie, espressione di una generazione che vuole ripartire dalle macerie della guerra senza dimenticare.
Nel 1999 Gunter Grass e la sua letteratura influenzata dal Geschichtsaufarbeitung vincono il premio Nobel.
All’inizio del secolo il cinema tedesco è decisamnte ispirato dall’espressionismo e Il gabinetto del dottor Caligari (1919) ne è il simbolo. Il cinema spettacolare di Madame Dubarry (1919) e Anna Bolena (1920) fanno il successo e la fama di Ernst Lubitsch.
Nel 1922 Nosferatu di Friedrich Murnau è un esempio di sinfonia dell’orrore. Il ritorno alla “nuova oggettività” è rappresentato dalle opere di G.W. Pabst. come L’opera da tre soldi, realizzata in collaborazione con Brecht. Con l’avvento del sonoro arrivano anche i successi di Joseph von Sternberg, Slatan Dudow e Fritz Lang. Nell’immediato dopoguerra il cinema tedesco è in forte crisi, si salvano solamente poche opere, come quelle di Wolfgang Staudte e di Peter Lorre.
La ripresa si ha con i film “nouvelle vague” di Volker Schlondorff e Peter Fleischmann. Negli anni ’70 una nuova generazione di registi, come Rainer Werner Fassbinder, Werner Herzog e Wim Wenders, incarnano uno stile decadente e un umorismo nichilista di successo mondiale.
Nel 2003 arriva l’incredibile successo internazionale di Good Bye Lenin di Wolfgang Becker, dedicato alla Ostalgie tedesca, e il premiato Rosenstrasse di Margarethe von Trotta.
Nel XVII secolo l’arte musicale tedesca è espressa dall’organista Dietrich Buxtehude, da Johann Pachelbel e da Johann Kuhnau. Nel periodo illuminista nasce a Eisenach, in Turingia, Johann Sebastian Bach, famoso anche per le nuove forme e variazioni di scrittura espresse nell’Arte della fuga. Nello stesso periodo il compositore più apprezzato è Georg Friedrich Haendel, musicista emigrato presso la corte d’Inghilterra.
Il movimento preclassico vede affermarsi due figli di Bach, Wihelm Friedmann e Carl Philip Emmanuel, Gerorg Philip Telemann e Johann Mattheson. Ma poi arriva il periodo dei grandi maestri: Ludwig van Beethoven e le sue indimenticabili 9 sinfonie, Carl Maria von Weber, Robert Schumann con i suoi memorabili Lieder e, per finire, Richard Wagner e le sue magnifiche opere.
Nell’epoca moderna si vive nella musica una rivoluzione simile al cubismo e all’astrattismo nella pittura. Paul Hindemith e Carl Orff sono i maggiori rappresentanti della tendenza espressionista in Germania, mentre ancorate al romanticismo ci sono ancora le grandi opere di Richard Strauss. Dopo la seconda guerra mondiale si sviluppano le teorie del “caso guidato” e della “tecnica seriale puntuale” di Karlheinz Stockhausen e la musica concreta di Hans Werner Henze.
Attualmente il mercato discografico tedesco è uno dei più importanti del mondo. Dal rock dissidente di Amon Duul II, dei berlinesi Ashra Temple e dei famosi Tangerine Dream al hard rock degli Scorpions, dalla musica elettronica dei Kraftwerk al power metal dei Blind Guardian, Helloween e Gamma Ray per finire con il successo mondiale del pop-punk dei Tokyo Hotel.
La Germania è anche la terra di grandi eventi musicali come la Love Parade di Berlino, la più grande festa techno del mondo e il più famoso festival Metal, il Wacken Open Air di Wacken.
Johann Sebastian Bach è stato un compositore e organista del periodo barocco. Nasce a Eisenach, ma ottiene il ruolo di organista di corte e maestro di concerto presso la corte ducale a Weimar, dove ha anche la possibilità di comporre musica per organo e suonare con altri importanti strumentisti della corte. Quando si trasferisce a Lipsia scrive la sua più grande opera: la Passione secondo Matteo. Le sue opere sono ricordate per la loro intellettualità, oltre che per la loro bellezza artistica. Bach ebbe venti figli e tra questi Wilhelm Friedemann Bach, Carl Philipp Emanuel Bach, Johann Gottfried Bernhard Bach, Johann Christoph Friedrich Bach, e Johann Christian Bach sono diventati tutti importanti e apprezzati musicisti.
Il compositore e pianista tedesco Ludwig van Beethoven è stato l’ultimo grande rappresentante del classicismo viennese e il precursore del romanticismo musicale. La sua vita è stata segnata dal dramma della sordità, ma le sue opere lo hanno reso una delle personalità più significative nella storia della musica e hanno influenzato tutta la musica occidentale per buona parte del XIX secolo. Oggi la sua casa natale di Bonn, detta Beethoven-Haus, è un museo a lui dedicato.
Il drammaturgo, poeta e romanziere Bertolt Brecht è nato ad Augusta ma ben presto, per le sue ideologie marxiste e la sua ostinata avversità al nazismo è costretto nel 1933 a recarsi negli Stati Uniti. Accusato di avere idee comuniste, è costretto a tornare in Europa e in Germania dell’Est. La sua popolarità si deve alla realizzazione de “L’opera da tre soldi” e alla creazione della compagnia teatrale “Berliner Ensemble”.
Johann Wolfgang von Goethe è probabilmente lo scrittore, poeta e drammaturgo tedesco più apprezzato al mondo. Nasce a Francoforte sul Meno, ma si trasferisce a Lipsia. Qui scrive nel 1974 il suo capolavoro: I dolori del giovane Werther. In seguito si stabilisce a Weimar, ospite del gran duca Carlo Augusto. La sua grandiosità è dovuta all’impatto delle sue opere sui concetti e sulle idee del XX secolo. Nelle città di Francoforte si può visitare la casa-museo dello scrittore e aDusseldorf si trova l’interessante Goethe Museum.
Il filosofo tedesco Kant è uno dei più grandi pensatori dell’età moderna. Kant ha vissuto tutta la sua vita a Königsberg e a lui si deve l’innovativa metodologia di studio della gnoseologia, fondata sul criticismo. Le sue preziose riflessioni sono contenute nella sua più importante opera: la Critica della ragion pura. Sulla sua tomba si legge: “Due cose in vita mi furono sommamente care: il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”.
Thomas Mann è stato uno dei più significativi scrittori tedeschi ed europei del ‘900. Mann nasce a Lubecca, ma per le sue idee socialiste non gradite dalla dittatura nazista è costretto ad emigrare in Svizzera e in America. Nel 1929 riceve il premio Nobel per la letteratura e nel 1971, Luchino Visconti realizza Morte a Venezia, la trasposizione cinematografica del suo più grande capolavoro.
Il filosofo, economista e rivoluzionario tedesco Karl Marx nasce a Treviri dove oggi si trova un museo a lui dedicato. I pensieri di Marx ribaltano la dialettica di Hegel e, mentre si trova esule e in miseria a Londra, scrive la sua più grande opera: Das Kapital, il Capitale, la critica all’economia politica liberista e alla base della dottrina politica chiamata “marxismo”.
Il filosofo e scrittore tedesco Friedrich Nietzsche ha avuto un’influenza fondamentale su tutto il pensiero filosofico e politico del Novecento. Il pensiero di Nietzsche è stato oggetto di divergenti interpretazioni, come l’ideologia nazionalsocialista che si è appropriata del suo “superuomo”. In realtà la vera filosofia di Nietzsche è stata riscoperta e capita pienamente solo nel XX secolo.
Michael Schumacher è stato il primo pilota tedesco a diventare campione del mondo di Formula 1 e lo è stato per ben sette volte nella sua carriera, due con la scuderia Benetton (1994 e 1995) e cinque con la Ferrari (2000, 2001, 2002, 2003 e 2004). Nato a Hurt-Hermulhein, Schumi è cresciuto in una famiglia appassionata di automobilismo: il padre gestiva una pista di go-kart a Kerpen e anche il fratello Ralf è stato pilota di Formula 1.
Il musicista e compositore Wagner è principalmente noto per la riforma del teatro musicale: la sua idea di Gesamtkunstwerk (opera totale), come sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e drammatiche, trova la sua manifestazione nel Festspielhaus di Bayreuth, il teatro da lui ideato appositamente per la rappresentazione delle sue opere. Il successo secolare del Festival di Bayreuth sottolinea ogni anno la grandiosità del musicista di Lipsia.
Il quotidiano più letto della Germania con oltre tre milioni di copie al giorno.
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Il Süddeutsche Zeitung viene stampato a Monaco di Baviera dal 1945 ed è uno dei più importanti quotidiani tedeschi. I suoi numerosi lettori sono politicamente vicini alle posizini di sinistra.
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Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ) è nato nel 1949, è pubblicato a Francoforte sul Meno ed è un giornale di centro-destra. L’edizione domenicale si chiama Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung.
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Il Die Welt è stato fondato subito dopo la seconda guerra mondiale, ma dopo la caduta del Muro, il giornale si è trasferito da Hamburg a Berlino.
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Die Tageszeitung è il quotidiano nazionale vicino alle posizioni politiche dei Verdi e della sinistra.
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Neues Deutschland è il quotidiano nazionale dei socialista. Precedentemente è stato il quotidiano ufficiale del partito comunista della Germania dell’est.
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Il WAZ è il maggiore giornale regionale tedesco ed è diffuso in tutta la Germania dell’ovest. WAZ viene pubblicato in 28 edizioni locali, dalla regione della Ruhr, fino alle città di Heiligenhaus e Velbert.
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AbendZeitung è più venduto quotidiano serale di Monaco di Baviera da 27 anni.
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BZ, il quotidiano a diffusione regionale di Berlino e della Germania dell’est, è stato fondato nel 1945 ed ha una connotazione polica di centro-sinistra.
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Freie Presse è il più diffuso giornale regionale della Germania orientale grazie alle sue 19 edizioni locali.
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