Unico tra i castelli di Ludovico II a venir completato, il Castello di Linderhof è insieme il più piccolo e il più sontuoso, nonché il più amato dal re bavarese.
Solo a un genio visionario come Ludovico II poteva venire in mente di trasformare un padiglione di caccia in una piccola Versailles che, seppur inferiore per dimensioni, non ha nulla da invidiare in quanto ad opulenza all’originale parigino.Vince sicuramente in bizzarria, risultato degli eccentrici capricci del re, così costosi da mandarlo in rovina.
Maniaco della privacy, meditativo e spendaccione, questo schivo sognatore volle dotare il proprio castello di un tavolo da pranzo che scompare, un trono a forma di pavone, una barca a forma di conchiglia, un lampadario di cristallo da 500 kg, una roccia “apriti sesamo” che conduce a una grotta artificiale, arredi che sembrano scenografie teatrali. In quanti altri palazzi vi è capitato di vedere simili stranezze?
Chi lo sa se Ludovico II ha trascorso qui giorni felici (si direbbe di sì visto che questa era la sua dimora preferita), ma siamo certi che voi sarete felicissimi di aver visitato uno dei castelli più belli e originali al mondo.
Una visita al Castello di Linderhof è un po’ come entrare in un paese delle meraviglie. Seppur piccolo rispetto ad altri castelli famosi, Linderhof è uno dei castelli più opulenti che possiate visitare: un vero tripudio di specchi, ori, dipinti, arazzi, sete, velluti, lampadari, pietre preziose. Ogni stanza riserva sorprese, nasconde segreti, riflette i capricci del proprietario del castello.
Nell’ordine in cui si svolge il tour guidato, vi segnaliamo le sale che sicuramente vi lasceranno a bocca aperta per lo stupore:
Non aspettatevi un’enorme sala con al centro un trono imperiale: la Sala delle Udienze è una piccola stanza dove Ludwig II non ricevette mai nessuno. Fu usata più come un ufficio personale, e questo spiega la presenza dell’imponente scrivania.
A dispetto delle sue modeste dimensioni, la stanza è monumentale e ricchissima, con stucchi e decorazioni dorate in stile rococò. Sono presenti in tutta la sala riferimenti ai re francesi dell’assolutismo, ai quali Ludwig II guardava per legittimare la propria concezione di monarchia.
A differenza della Sala delle Udienze, la stanza da letto del re è grande quanto un appartamento: ha infatti una superficie di ben 100mq!
Dominata da un gigantesco letto a baldacchino in velluto blu, il colore simbolico dei re di Baviera, la sala non è grandiosa solo in termini di metratura ma anche di decorazioni, così sontuose da renderla una delle parti più costose del castello.
Sono piccole stanze a forma di ferro di cavallo che servivano come spogliatoio, salette private e come accesso ad altre stanze. Le pareti hanno delicati colori pastello e sono decorate con ritratti, motivi ornamentali, stucchi.
Quando si dice un pranzo da re… la stanza in cui Ludwig II consumava i suoi pasti, che non immaginiamo certo frugali, è un’altra delle folli meraviglie di Linderhof.
Secondo la testimonianza di un cuoco di corte, tre o quattro porzioni di ogni pietanza dovevano essere disposte a tavola ogni sera, nonostante il re cenasse rigorosamente solo. Questo gli permetteva di immaginare di cenare con illustri commensali, i nobili francesi Luigi XIV, Luigi XV, Madame Pompadour e Madame Maintenon, e conversare con loro come se fossero lì presenti a tavola.
Per preservare la propria privacy il re fece costruire un tavolo con meccanismo a scomparsa che permetteva ai servitori di imbandire la cena e sparecchiare senza salire alla sala da pranzo, dove il re poteva cenare inosservato.
Il gran finale del tour si svolge nella grandiosa Sala degli Specchi, dove non esiste un angolo che non sia coperto da specchi. Il risultato è uno spettacolare effetto luci e riflessi che farebbe invidia al più famoso direttore della fotografia di Hollywood. Caminetti in lapislazzuli, sculture in marmi di Carrara, un prezioso tappeto e l’arredamento raffinato contribuiscono a rendere ancora più splendida questa stanza unica.
Peccato non poterla vedere di notte, illuminata da centinaia di candele, come piaceva a Ludovico II!
L’esterno del castello di Linderhof vi lascerà a bocca aperta tanto quanto l’interno. Anche il parco del castello è il risultato della fervida fantasia del re sognatore e in questo caso particolare delle sue fascinazioni per l’Oriente, il mondo della cavalleria medievale e lo splendore della corte borbonica.
Cascate, padiglioni, fontane e statue abbelliscono questo meraviglioso giardino dalle perfette geometrie, realizzato dalo stimato giardiniere di corte Carl von Effner.
Ciò che più colpisce i visitatori è sicuramente l’incredibile Grotta di Venere, una grotta artificiale con un lago sotterraneo costruita come una scenografia per il Tannhäuser di Wagner.
Luci subacquee illuminano le stalattiti, creando un effetto onirico altamente suggestivo. Non stupisce che il re visionario amasse trascorrere ore di meditazione nella grotta, seduto su un trono reale o su una fiabesca barca a forma di conchiglia, cullato dal rumore dell’acqua.
Un tocco eccentrico è dato dal Chiosco Moresco e dalla Casa Marocchina, che testimoniano i gusti esotici del re, in linea con le tendenze dell’epoca.
Il modo più semplice per visitare il Castello di Linderhof è con un’escursione in partenza da Monaco di Baviera, abbinandolo al più celebre Castello di Neuschwanstein.
Il Castello di Linderhof si trova nella valle di Graswang, nei pressi del villaggio di Ettal. È disponibile un ampio parcheggio.
Chi desidera viaggiare con i mezzi pubblici deve prendere un treno per Oberammergau e da lì l’autobus per Linderhof.
Nel voler costruire un nuovo palazzo sulla vecchia residenza di campagna del padre, Ludovico II non aveva interesse a fare un palazzo con funzioni di rappresentanza: anche questo, come altri castelli di Ludwig, fu concepito come un rifugio personale ispirato al Petit Trianon di Versailles dove la regina Maria Antonietta poteva darsi allo svago e al divertimento.
Il Castello di Linderhof così come lo vediamo oggi è il risultato di un lungo periodo di costruzione e di modifiche. I primi lavori iniziarono nel 1869 con la costruzione della casetta reale e in seguito l’aggiunta di due padiglioni; queste strutture originarie erano in legno. Soltanto nel 1873 il re approvò il progetto definitivo, che prevedeva un sontuoso cottage rivestito in pietra. I lavori continuarono fino al 1879 e l’anno successivo fu realizzato il giardino.